E' nata prematura la figlia della donna no vax ricoverata in gravi condizioni a Verona: "La situazione è critica"
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E' nata prematura la figlia della donna no vax ricoverata in gravi condizioni a Verona: "La situazione è critica"

La piccola, Maria, è nata a 27 settimane e pesa un chilo. Secondo L'Arena, che riporta la notizia, per ora è salva, respira da sola e "non è intubata".

E' nata prematura la figlia della donna no vax ricoverata in gravi condizioni a Verona: "La situazione è critica"
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21 Dicembre 2021 - 14.10


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Lla donna triestina no vax di 45 anni, contagiata in gravidanza insieme alla mamma e al marito e ancora ricoverata all’ospedale Borgo Trento di Verona ha partorita, ma la bimba è nata prematura.

La piccola, Maria, è nata a 27 settimane e pesa un chilo. Secondo L’Arena, che riporta la notizia, per ora è salva, respira da sola e “non è intubata”.

“La situazione è critica”
“Attendiamo fiduciosi, consapevoli che la situazione è critica. Fin qui è stato fatto un ottimo lavoro d’equipe. Abbiamo investito le migliori professionalità per arrivare a questo risultato, che non era per niente scontato. Adesso non resta che aspettare”, fanno sapere dalla Terapia intensiva neonatale.

“E’ stato necessario fare una trasfusione alla bambina spiegano ancora da Borgo Trento -, ma ora è stazionaria, senza complicazioni grazie alla tempestività dell’intervento e all’ottimo lavoro di monitoraggio e d’equipe tra anestesisti di area Covid ed ostetrico-ginecologi dell’azienda”.

“Rimane il rischio legato alla sua prematurità, la piccola è nata a 27 settimane, già di per sé condizione importante di rischio, per di più qui vanno considerate le condizioni materne. Ciò che noi valutiamo positivamente è il fatto che la piccola, pur assistita in Tin, non sia intubata e le sue condizioni di salute siano stazionarie.

E’ stato fatto sia sabato notte con il cesareo sia in tutto questo mese di monitoraggio e di assistenza intensiva alla mamma intubata, un ottimo lavoro multidisciplinare, che ha permesso di far vedere la luce a Maria”, commenta Massimo Franchi, direttore del Dipartimento Materno-Intantile dell’Azienda ospedaliera.

Le condizioni della 45enne
La madre della bambina rimane in terapia intensiva in prognosi riservata. Le condizioni della 45 anni erano peggiorate velocemente attorno al 20 novembre. Preventivamente dall’ospedale di Cattinara di Trieste era stata quindi trasferita a Verona, dove in caso di necessità si può utilizzare il macchinario per l’Ecmo, la circolazione extracorporea che permette l’ossigenazione del sangue: qui infatti, a differenza di Cattinara, era già stata trattata una paziente incinta risultata positiva al coronavirus.

La morte della madre
Il 7 dicembre, invece, è morta la madre della 45enne, anche lei contagiata. La vittima aveva 68 anni ed era ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Cattinara da circa venti giorni. Nel reparto Pneumo Covid dell’ospedale giuliano, era stato trattato per lo stesso motivo anche il marito della neo mamma. L’intera famiglia, infatti, si è rifiutata di farsi vaccinare.

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