L'allarme dei presidi: "La situazione nelle scuole sta peggiorando, circa 10mila studenti in dad"
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L'allarme dei presidi: "La situazione nelle scuole sta peggiorando, circa 10mila studenti in dad"

Per il presidente dell' Anp, "siamo ancora lontani dai numeri dell’anno scorso, ma la speranza è che si riesca a fermare questa nuova variante"

L'allarme dei presidi: "La situazione nelle scuole sta peggiorando, circa 10mila studenti in dad"
Scuola in dad
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21 Dicembre 2021 - 10.57


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La quarta ondata è nel pieno della sua attività e sta facendo precipitare la situazione in vista delle feste di Natale, ma non solo: anche l’abito scolastico è decisamente compromesso, nonostante si è decisamente lontani dai numeri dello scorso anno.

È chiaro che la situazione in generale stia peggiorando, lo dicono i dati nazionali. Non dispongo di dati ufficiali sulle scuole, siamo rimasti a quello delle 10mila classi in dad su 400mila, ma credo che negli ultimi giorni il numero sia aumentato”.

Così Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta” su Radio Cusano Campus.
“Bisogna dire – ha ammesso Giannelli – che siamo ancora lontani dai numeri dell’anno scorso. La speranza è che si riesca a fermare questa nuova variante. La scuola finora sta facendo il suo dovere rispetto a tanti altri settori”.
Parlando del possibile obbligo di Green pass per gli studenti, Giannelli definisce “corretta” la posizione del ministro (“ha detto che ci sta pensando”): “Io vedo delle grosse difficoltà – è il suo pensiero -.

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Il problema è la tempistica. Se noi diciamo da un giorno all’altro che diversi milioni di bambini-ragazzi devono vaccinarsi, in quanto tempo devono ottenere il Green pass? Se dobbiamo fare i tamponi a tutti non abbiamo le strutture necessarie per farli. Se non si fa prima una stima realistica della capacità di smaltimento di queste misure e verifiche, si rischia di fare un buco nell’acqua. Se si dice che serve il Green pass e i ragazzi non fanno in tempo, che succede? Non vengono a scuola? Tutto ciò va coniugato con il tema del diritto allo studio. Non possiamo rischiare che milioni di ragazzi tornino in dad”.

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