La variante Omicron sta trascinando la quarta ondata del virus in Italia, in Europa e in tutto il pianeta. Le misure restrittive per il contenimento, entrate in gioco, sono molteplici. Con l’introduzione dei tamponi ai vaccinati, per alcuni, è passato un messaggio importante mentre per altri esattamente l’opposto: perché “si dovrebbe insistere di più sui vaccini che sui tamponi”.
“Con le attività aperte e la mobilità garantita, grazie al vaccino, siamo meno colpiti di un anno fa. Un dato è sicuro: abbiamo la metà delle ospedalizzazioni”. Lo ha detto il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga che su omicron afferma: “fa paura ma non dobbiamo farci prendere dal panico, questo perché non sappiamo ancora bene quale sia l’effetto di questa variante. Sappiamo che è molto contagiosa, non dobbiamo essere nemmeno superficiali però e riportarci semplicemente ai dati del Sudafrica: lì c’è una popolazione giovane e in questo momento è estate”.
L’idea ventilata dal governo dei tamponi anche per chi è vaccinato “mi sembra una misura che potrebbe allontanare le persone dalla campagna vaccinale. E poi ci sono anche dei motivi pratici: il tampone è la fotografia di un istante e rileva la presenza del virus solo al picco della sua virulenza. Quindi si può fare un tampone, risultare negativi e un’ora dopo essere contagiosi. Non c’è niente da fare, l’unica arma che abbiamo davvero è il vaccino”, ha sostenuto il Governatore che guardando al Capodanno ha concluso: “Condivido la scelta di quei comuni che hanno deciso di abolire le feste di Capodanno. Piazze e luoghi affollati ancora per quest’ anno sarà meglio evitarli. Non possiamo permetterci di mettere a rischio attività produttive e sociali per ballare in piazza una sera. Ricordiamoci i lockdown dell’anno scorso…”