Il no-vax morto a 28 anni di covid negava il virus e all'ospedale non voleva il casco con l'ossigeno
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Il no-vax morto a 28 anni di covid negava il virus e all'ospedale non voleva il casco con l'ossigeno

Il dispiacere della diretrrice generale della Asl di Latina, Silvia Cavalli: " Purtroppo quando i no vax arrivano in ospedale non sono ai primi sintomi, arrivano già in gravi condizioni perché c'è la negazione della malattia"

Il no-vax morto a 28 anni di covid negava il virus e all'ospedale non voleva il casco con l'ossigeno
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23 Gennaio 2022 - 11.45


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Una morte che si poteva evitare quella ragazzo di 28 anni, residente a Terracina morto in seguito al Covid,

 Fino all’ultimo ha negato di avere il covid ma quando le sue condizioni sono diventate più gravi e non riusciva a respirare è andato in ospedale. I medici gli hanno messo il casco dell’ossigeno ma, da convinto no vax, se lo è strappato dicendo di non averne bisogno. I sanitari gli hanno spiegato quello che rischiava e alla fine lo hanno convinto a rimetterlo. Ma non è bastato. Il decesso è avvenuto all’indomani di una sua coetanea, anche lei no vax, morta a Roma sempre per covid dopo aver messo al mondo il suo bambino prematuro.

“Quando il giovane, convinto no vax, è arrivato all’ospedale di Terracina aveva già bisogno del casco, era in condizioni critiche – spiega la dg della Asl di Latina, Silvia Cavalli – Se lo era strappato via ma i medici ci hanno parlato e lo hanno convinto a rimetterlo. Purtroppo quando i no vax arrivano in ospedale non sono ai primi sintomi, arrivano già in gravi condizioni perché c’è la negazione della malattia. E’ fondamentale vaccinarsi e recarsi in ospedale ai primi sintomi senza aspettare troppo a lungo”, è il suo accorato appello. 

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