Controlli dei Nas a tappeto in tutta Italia: scoperti due farmacisti No Vax
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Controlli dei Nas a tappeto in tutta Italia: scoperti due farmacisti No Vax

Moltissime le strutture sospese (121) per carenze igienico-sanitarie. Tanti anche gli operatori che lavoravano senza Green Pass

Controlli dei Nas a tappeto in tutta Italia: scoperti due farmacisti No Vax
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10 Febbraio 2022 - 18.29


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I Carabinieri del Nas di Parma hanno effettuato, negli ultimi 30 giorni, una campagna di controlli nazionale in  “1.360 farmacie e centri di analisi, rilevando irregolarità in 170 di questi (pari al 12,5%) e contestando 282 violazioni”.

In tutta Italia i Nas hanno disposto “la sospensione di 21 punti di prelievo di tamponi rapidi condotti in condizioni igienico-strutturali carenti e con modalità non compatibili con la prosecuzione dell’attività, sono stati sequestrati 677 kit per tamponi rapidi non idonei e individuati 18 operatori che lavoravano senza Green pass e sono state accertate anche altre violazioni, con il sequestro di 650 confezioni di medicinali defustellati e 25.300 mascherine irregolari”.

Tra le operazioni più significative, il Nas segnala appunto il controllo svolto in una farmacia di Poviglio, nel reggiano, che ha portato alla denuncia di “due farmacisti e due studenti”. I due farmacisti, infatti, “esercitavano la propria attività sebbene sospesi dall’Ordine poiché non vaccinati”, mentre i due studenti “effettuavano tamponi rapidi sebbene sprovvisti dei previsti titoli abilitativi”. A carico di uno dei due studenti, inoltre, è stata accertata “la falsa attestazione della sottoposizione al vaccino anti-Covid al fine di ottenere un Green pass valido, pur non avendone titolo”.

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Sempre il Nas di Parma ha poi denunciato il titolare di una farmacia di Luzzara, in provincia di Reggio Emilia, e un suo dipendente, in quanto quest’ultimo “eseguiva tamponi antigenici rapidi dichiarandosi farmacista”.

Nel corso del controllo sono state accertate “ulteriori violazioni riguardo l’esecuzione dei tamponi, effettuati in un luogo non idoneo e senza indossare i dispositivi di protezione individuale, nonché la vendita di medicinali soggetti a prescrizione medica senza la presentazione della ricetta”.

In provincia di Parma, invece, i militari hanno “avanzato alle autorità sanitarie la proposta di sospensione di due farmacie”.

In una, a Fidenza, sono state rilevate “l’omessa indicazione del luogo di esecuzione dei test antigenici e la parziale compilazione delle schede di ‘consenso informato’ dei clienti, non correttamente identificati”. Nell’altra, a Sissa, è invece emerso che “il personale addetto all’esecuzione dei tamponi non utilizzava dispositivi di protezione individuale (camice monouso e protezione oculare) e non sostituiva i guanti in lattice monouso tra un cliente e l’altro, omettendo anche di sanificare il luogo di somministrazione dei test”.

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