Era stato arrestato per violenza sessuale ma è stato rilasciato e si trova ai domiciliari. Antonio Di Fazio, il manager è uscito dal carcere di San Vittore, a Milano, dove era detenuto dallo scorso maggio. Si trova ora ai domiciliari in una delle comunità terapeutiche Crest, il centro per lo studio e la terapia dei disturbi della personalità.
Come spiega La Stampa, che riporta la notizia, la decisione è stata presa dal gip di Milano Anna Maganelli su parere favorevole della procura tenendo in considerazione il percorso psicoterapeutico che Di Fazio ha iniziato e che “lo ha portato a prendere coscienza della estrema gravità delle condotte tenute”.
Fra i motivi per cui ha acconsentito alla richiesta presentata dai difensori di Di Fazio, il giudice ha scritto che c’è “il forte legame con il figlio che lo avrebbe fatto desistere dal serio tentativo suicidiario per impiccagione intentato il 29 settembre scorso”. Tentativo che, in una dichiarazione intestata all’ufficio di polizia giudiziaria il 30 settembre, lo stesso Di Fazio ha smentito: “Né ieri né mai durante la mia fase processuale – ha assicurato – ho pensato di suicidarmi o farmi del male. Probabilmente una frase da me pronunciata al medico è stata male interpretata”.
L’indignazione delle parti offese
La concessione dei domiciliari ha provocato l’indignazione di alcune parti offese, anche alla luce delle relazioni all’autorità giudiziaria degli psicologi proprio sugli incontri padre-figlio in cui si sono visti anche atteggiamenti e commenti “fuori luogo”, come “descrizioni sensazionalistiche” della vita in carcere, proposte di matrimonio arrivate da sue fan e un atteggiamento dispregiativo nei confronti delle donne: “Solo P. è stata una donna con la D maiuscola… con le altre (fidanzate) ci laviamo i pavimenti…”, avrebbe detto Di Fazio.