Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini ha preso parola dal palco di piazza San Giovanni, dove si è riunito il movimento pacifista, in chiusura di una manifestazione che ha coinvolto 50 mila persone. “Da Roma arriva un messaggio chiaro: no alla guerra! Un messaggio forte – ha dichiarato Landini – siamo di fronte al rischio concreto di tornare indietro di 70 anni, che la guerra torni ad essere lo strumento normale di regolazione dei rapporti tra gli Stati e tra le persone e non possiamo permetterlo. Esprimiamo con grande forza la nostra solidarietà al popolo ucraino che oggi sotto una aggressione criminale, che è la decisione di Putin che si dimostra cosi nemico della democrazia, della libertà, dell’autodeterminazione“.
Landini ha poi aggiunto: “La nostra solidarietà va anche al popolo russo che si sta mobilitando: lì manifestare per la pace vuol dire essere arrestati. Questo vuol dire la posizione di Putin non è quella del popolo Russo“, ha aggiunto. “La guerra – ha proseguito- non si ferma con altre guerre, non si ferma inviando armi al popolo ucraino, non è questa la scelta che noi dobbiamo compiere. La guerra si ferma in questo momento inviando in Ucraina l’Onu”.