Non decolla la quarta dose del vaccino anti-Covid. Il monitoraggio della Fondazione Gimbe nella settimana 6-12 aprile, rivela che in un mese e mezzo “solo 70.598 quarte dosi somministrate agli immunocompromessi con una copertura nazionale all’8,9%”. “Dopo un mese e mezzo dal via libera per i pazienti più fragili – sottolinea il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta – le esigue coperture e le rilevanti differenze regionali documentano un vero e proprio flop, alimentato dal senso di diffidenza per un ulteriore richiamo”.
“Ecco perché la somministrazione di un ulteriore richiamo alla platea recentemente allargata ad over 80, ospiti delle Rsa e persone nella fascia 60-79 anni con patologie concomitanti non può essere affidata esclusivamente all’adesione volontaria, ma richiede strategie di chiamata attiva, di fatto mai attuate in maniera sistematica”, conclude il presidente Cartabellotta.
Il monitoraggio rivela inoltre che negli ultimi 7 giorni c’è stata una lenta discesa dei contagi Covid (-6,5%), mentre sono stati stabili i ricoveri ordinari (-0,4%) e le terapie intensive (-1,7%), giù i decessi (-11,4%). Ma alla vigilia delle festività pasquali “se da un lato tutti gli indicatori certificano una fase di plateau, la circolazione del virus rimane ancora molto elevata: oltre 1,2 milioni di positivi, oltre 60 mila casi al giorno e un tasso di positività dei tamponi antigenici al 15,5%. Indispensabile evitare assembramenti e soprattutto utilizzare le mascherine al chiuso”, afferma il presidente Cartabellotta.
In particolare per la seconda settimana consecutiva si rileva una lieve riduzione dei nuovi casi settimanali che si attestano a quota 438.751 contro 469.479 della settimana precedente: numeri condizionati da situazioni regionali e locali molto eterogenee. Infatti, nella settimana 6-12 aprile si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi in 6 Regioni (dal +2,9% dell’Emilia-Romagna al +27,4% della Valle D’Aosta) e una riduzione in 15 (dal -0,8% della Lombardia al -20,1% della Basilicata), si legge nel monitoraggio indipendente Gimbe.
Per quanto riguarda le ospedalizzazioni, sostanzialmente stabile l’occupazione dei posti letto in area medica con -39 (10.207 contro 10.246) e nelle terapie intensive con un -8 (da 471 a 463). Tornano sotto quota mille i decessi negli ultimi 7 giorni: 929 (61 di questi riferiti a periodi precedenti) con una media di 133 al giorno rispetto ai 150 della settimana precedente (quando erano stati 1.049). Gli attualmente positivi sono 1.228.745 contro 1.274.388 della settimana precedente mentre le persone in isolamento domiciliare 1.218.075 rispetto a 1.263.671 del rilievo del precedente periodo.
Nella settimana 6-12 aprile, rispetto ai 7 giorni precedenti, in 30 Province si rileva un incremento percentuale dei nuovi casi di Covid-19, in 75 una riduzione e 2 rimangono stabili. L’incidenza supera i 500 casi per 100.000 abitanti in 94 province, di cui 7 con oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti: Avellino (1.153), Teramo (1.108), Ascoli Piceno (1.108), Chieti (1.052), Bari (1.028), Massa Carrara (1.012) e Catanzaro (1.002).
Sempre secondo il monitoraggio indipendente settimanale della Fondazione Gimbe, nella settimana 6-12 aprile calano ancora i nuovi vaccinati: 8.501 rispetto ai 9.668 della settimana precedente (-12,1%). Al 13 aprile l’85,6% della popolazione (50.742.940 unità) ha ricevuto almeno una dose di vaccino (+8.359 rispetto alla settimana precedente) e l’84,1% (49.808.870) ha completato il ciclo vaccinale (+30.133). Le coperture con almeno una dose oscillano dal 99,4% degli over 80 al 37,6% della fascia 5-11. Al 13 aprile sono 6,9 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 2,65 milioni temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni. Di conseguenza, le persone attualmente vaccinabili sono circa 4,25 milioni. Alla stessa data, sono state somministrate 39.085.621 terze dosi.