Una grande professionista che è stata uno dei simboli della cosiddetta ‘primavera. È morta a Palermo all’età di 87 anni Letizia Battaglia, storica fotoreporter che per anni ha lavorato per il quotidiano “L’Ora” raccontando con i suoi scatti la guerra di mafia.
Insignita di numerosi premi come l’Eugene Smith e l’Eric Salomon Award, ha collaborato con le più importanti agenzie giornalistiche mondiali. Tra la fine degli Anni Ottanta e i primi Novanta si è occupata anche di
politica. È stata consigliera comunale con i Verdi e assessore comunale in una delle giunte guidate da Leoluca Orlando. La Battaglia era malata da tempo.
Battaglia fissò come nessun altro i primi piani dei boss e gli arresti e fu la prima a immortalare la scena del delitto di Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980 in via Libertà a Palermo, davanti all’abitazione del presidente della Regione Siciliana. Simbolo dell’antimafia in Sicilia, la fotografa aveva iniziato la sua carriera nel 1969 l giornale “L’Ora” di Palermo.
Trasferitasi poi a Milano, insieme al fotografo Franco Zecchin ha creato un’agenzia d’informazione fotografica che documentò i grandi fatti di cronaca del periodo. Negli Ottanta fondò il laboratorio d’If in cui si formarono i fotoreporter palermitani Mike Palazzotto, Salvatore Fundarotto e la stessa figlia della fotografa Shobha, anch’essa nota fotoreporter palermitana.
Il cordoglio del sindaco Orlando
La notizia è stata subito commentata dal sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il quale ha espresso il proprio cordoglio. “Palermo perde una donna straordinaria, un punto di riferimento. Letizia Battaglia era un simbolo internazionalmente riconosciuto nel mondo dell’arte, una bandiera nel cammino di liberazione della città di Palermo dal governo della mafia. In questo momento di profondo dolore e sconforto esprimo tutta la mia vicinanza alla sua famiglia”.