Una dipendente dell’Università di Siena stamattina ha trovato la sua postazione completamente devastata in un ufficio del rettorato: un raid fascista notturno ha lasciato l’ufficio imbrattato di scritte omofobe, sessiste e neonaziste, oltre che contro la Cgil. Il rettore Francesco Frati ha presentato denuncia contro ignoti.
A proposito delle “inqualificabili scritte di stampo fascista e omofobo”, il rettore dell’Università Francesco Frati e il direttore generale Emanuele Fidora hanno rilasciato una dichiarazione congiunta: “A nome dell’Ateneo, esprimiamo la nostra indignazione e condanna per il grave atto vandalico intimidatorio perpetrato nei confronti della collega. A lei e alla sigla sindacale Cgil, anch’essa coinvolta nelle minacce, esprimiamo anche la nostra vicinanza e solidarietà”.
“Ancora una volta ci troviamo di fronte a comportamenti intollerabili di discriminazione e di intimidazione, che l’Ateneo tutto rifiuta fermamente. Per questo motivo, abbiamo tempestivamente provveduto a sporgere denuncia alle autorità competenti che in queste ore stanno conducendo i necessari accertamenti, anche attraverso la visione dei filmati delle telecamere di sicurezza. L’Università di Siena da sempre difende i valori della democrazia, dell’inclusione e del dialogo, e continuerà a farlo senza che vili gesti come questo possano indebolire il nostro impegno”.