"Mi hanno messo a mangiare accanto i gay": la recensione omofoba diventa virale
Top

"Mi hanno messo a mangiare accanto i gay": la recensione omofoba diventa virale

A diffondere la recensione sui social è stata la pagina Facebook "I Sentinelli di Milano", che ha pubblicato anche la replica del locale: "La invitiamo a non tornare più, accettiamo tutti tranne gli omofobi". 

"Mi hanno messo a mangiare accanto i gay": la recensione omofoba diventa virale
la recensione
Preroll

globalist Modifica articolo

14 Aprile 2022 - 14.52


ATF

In una bruchetteria di Monte di Malo, nel Vicentino, un cliente ha lasciato una recensione, poi condivisa dal ristorante, profondamente omofoba: “Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay e sinceramente non mi sono sentito molto a mio agio durante la consumazione. Peccato, perché la bruschetta era molto buona”. 

A diffondere la recensione sui social è stata la pagina Facebook “I Sentinelli di Milano”, che ha pubblicato anche la replica del locale: “La invitiamo a non tornare più, accettiamo tutti tranne gli omofobi”. 

“Caro cliente, apprezziamo il suo impegno per valutare il nostro servizio attraverso la sua recensione, nonostante questo la invitiamo a non tornare a consumare la nostra bruschetta in quanto nel nostro locale accettiamo tutti, tranne gli omofobi. Ci scusiamo davvero per il disagio, non avevamo capito che venisse dal Medioevo. A saperlo l’avremmo messa a mangiare nella porcilaia, dove probabilmente si sarebbe trovato più a suo agio” rispondono alla recensione i gestori del locale, che hanno scelto di condividere la vicenda sui loro social”. 

Leggi anche:  Daniele Pecci è Oscar Wilde tra genio e decadenza

“Ci vediamo costretti e allo stesso tempo veramente dispiaciuti a dover condividere una recensione come questa. Invitiamo questa persona – si legge nel post – a non presentarsi più nel nostro locale e con questo post vogliamo prendere una posizione ben definita contro coloro che la pensano allo stesso modo. Ci sarebbe piaciuto dire direttamente queste cose a tale signore se solo ne conoscessimo il vero nome e cognome”.

Native

Articoli correlati