Un mistero che ancora non ha una soluzione e tanti ci stanno lavorando.
Un esperto informatico, i cani molecolari e perfino una medium. Proseguono senza sosta pasquale le ricerche di Andreea Rabciuc, la ragazza di 27 anni di Jesi (con origini romene) scomparsa dalla notte tra l’11 e il 12 marzo scorso: quella sera partecipò a una festa con il fidanzato Simone Gresti (al momento unico indagato del giallo con l’accuso da sequestro di persona) e un’altra coppia di amici tra cui il proprietario del casolare abbandonato con annessa roulotte dove si è svolta la festa. Del giallo che riguarda la ragazza si sta occupando anche ‘Chi l’ha visto?’.
Sono quattro le utenze che sta analizzando il tecnico informatico incaricato dalla pm di fare luce ‘informatica’ sul caso. L’analista forense Luca Russo sta scandagliando anche il cellulare della giovane: il telefonino è entrato in scena un paio di giorni dopo la scomparsa di Andreea. E’ stato Gresti a consegnarlo alla madre, spiegando che la ragazza glielo ha affidato prima di andarsene dal casolare. In realtà, secondo altre ricostruzioni, Gresti lo avrebbe ‘sequestrato’ al termine di un furente litigio tra i due. Comunque sia, dal telefono sono scomparsi alcuni numeri e chat.
il fidanzato sostiene che sui social della ragazza ci sia stata attività (un ‘like’ a una foto, per esempio, e anche video postati) dopo quella notte: un elemento che confermerebbe quello che Gresti sostiene da settimane: Andreea è viva, si sta solo nascondendo, forse in Romania. Ma dai primi accertamenti tecnici, però, non sarebbe emersa finora alcuna azione sui social dopo la scomparsa.