25 aprile, festa della liberazione dal nazi-fascismo e pilastro per la democrazia in Italia. “Il titolo di resistente a tutti coloro che, con le armi o senza, mettendo in gioco la propria vita, si oppongono a una invasione straniera”. Lo ha detto il presidente Sergio Mattarella, in occasione del 25 Aprile, parlando ad Acerra teatro di un eccidio nazista.
“La decisione della popolazione di Napoli, della Campania e di tante altre città del Sud di insorgere contro l’ex alleato, trasformatosi in barbaro occupante, fu una reazione coraggiosa e umana, contro la negazione stessa dei principi dell’umanità”, ha detto Mattarella sempre da Acerra.
“Con invasione Ucraina ho pensato a ‘Bella ciao'”
“Nelle prime ore del 24 febbraio siamo stati tutti raggiunti dalla notizia che le Forze armate russe avevano invaso l’Ucraina, entrando nel suo territorio. Come tutti, quel giorno, ho avvertito un pesante senso di allarme, di tristezza, di indignazione. A questi sentimenti si è subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe. E, pensando a loro, mi sono venute in mente queste parole: “Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor”. Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di ‘Bella ciao'”, ha ricordato il presidente.
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