Sangù: le parole del boss mafioso al candidato di Fratelli d'Italia sono pietre
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Sangù: le parole del boss mafioso al candidato di Fratelli d'Italia sono pietre

Vincenzo Vella, boss di Corso dei Mille fresco di carcere, saluta così Francesco Lombardo, candidato di Fratelli d'Italia al consiglio comunale di Palermo: sangue mio

Sangù: le parole del boss mafioso al candidato di Fratelli d'Italia sono pietre
L'incontro tra il candidato di Fdi al Consiglio Comunale Francesco Lombardo e il boss Vincenzo Vella .
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Onofrio Dispenza Modifica articolo

11 Giugno 2022 - 19.47


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Quando l’incontro finisce, Vincenzo Vella, boss di Corso dei Mille fresco di carcere, saluta così Francesco Lombardo, candidato di Fratelli d’Italia al consiglio comunale di Palermo: “Ciao, sangù!”, abbreviazione di ciao sangue, ciao sangue mio. Lombardo (come mostrano le riprese degli investigatori ) era andato a trovare Vella al chiosco di frutta che il boss usava per le sue pubbliche relazioni.

Vella era sorvegliato, Lombardo non lo sapeva, aveva ceduto all’imprudenza di incontrarlo pur di avere da Vella l’assicurazione di una manciata di voti. “Ciao, sangù!”. La cosa più forte che in Sicilia si può dire ad un figlio, ad un nipotino è “Sangu miu!”. Espressione che fa parte di quel repertorio eccessivo che è proprio dei siciliani per esprimere i sentimenti più forti.

Anche io l’ho usato con i miei. A parte figlioli e nipotini, lo si può dire anche a lei e a lui, in un fortissimo rapporto d’amore. E’ più di una promessa d’amore, è un giuramento, il sigillo di un rapporto che addirittura pensa di poter trovare il proprio sangue nel sangue dell’altro. Se si resta nei rapporti d’amore il senso è tutto qui, ed è tanto.

Quando invece è un boss a dirlo a chi gli si è avvicinato, le cose cambiano, è quasi una versione più forte della letteraria “pungiuta”, il giuramento di appartenenza mafiosa portato sugli schermi. Il sangue come ceralacca di un patto.

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