Ci mancavano le cavallette. Un problema che sta infestando gran parte delle zone agricole della Sardegna. A milioni hanno invaso la Sardegna centrale distruggendo coltura e pascoli, un tema che è arrivato all’attenzione del governo.
Al question time il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, ha escluso la possibilità di ristori immediati con risorse nazionali, ma non quella della dichiarazione dello stato d’emergenza e dell’eventuale nomina di un commissario per gestire, che sarà valutata “nei prossimi giorni”
“L’infestazione di cavallette non rientra negli ambiti per i quali è possibile attivare gli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale“, ha spiegato il ministro, “autorizzati in esenzione di notifica ai sensi della normativa europea sugli aiuti di Stato al settore agricolo”. Patuanelli ha precisato che la competenza è condivisa dal suo ministero con quelli della Transizione ecologica e della Salute.
“Assicuro la massima disponibilità dell’amministrazione a condividere le soluzioni più idonee per favorire la ripresa economica e produttiva delle imprese agricole danneggiate”, ha aggiunto il ministro in risposta a un’interrogazione della deputata sarda di Coraggio Italia, Lucia Scanu, che aveva sollecitato un intervento per arginare quella che ha definito “una catastrofe biologica” e chiesto che sia deliberato “quanto prima lo stato di calamità naturale”, con urgenti ristori per le imprese colpite.
Dai territori raggiunti dalla piaga, un tempo endemica, arrivano immagini da film dell’orrore. La disperazione degli agricoltori e allevatori rimbalza sui social e viene rilanciata dai sindaci impotenti.