Tutto iniziò da Roma, con i continui avvistamenti di cinghiali tra le strade della città allora amministrata da Virginia Raggi. Oggi il fenomeno si è allargato a tutto il Paese. A Genova, per esempio, dove sono stati segnalati molti cinghiali scorrazzare per le strade.
Ieri, quella che sta diventato una vera e propria emergenza in città, è stata al centro di un’interrogazione in consiglio comunale. L’assessore alla Sicurezza, Sergio Gambino, ha promesso un giro di vite, per quanto concerne le competenze del Comune (che non prevedono la possibilità di abbattimento, ndr), sulle multe a chi foraggia gli animali. “Predisporremo ulteriori campagne che spieghino ai genovesi i pericoli conseguenti a comportamenti irresponsabili come il foraggiamento. Non vogliamo sanzionare, ma far sì che i genovesi capiscano che foraggiare cinghiali o altri animali critici rappresenti una causa di pericolo reale e di salute pubblica per tutta la popolazione».
Intanto la scorsa notte un branco di cinghiali, intorno alle 3, è stato avvistato da alcuni automobilisti mentre si spostava sulla strada sopraelevata, in direzione levante. Sul posto sono giunti immediatamente gli agenti della polizia locale e la vigilanza animali regionale per sgomberare la careggiata e mettere in sicurezza l’arteria di scorrimento. Nei giorni scorsi un cinghiale stava attraversando i binari all’altezza della stazione di Sturla ed è stato travolto da un treno: l’incidente aveva provocato il blocco della linea ferroviaria. E, infine, venerdì scorso, una donna era stata morsa da un cinghiale sulla spiaggia. Stamane, sulla vicenda è tornato anche il sindaco di Genova, Marco Bucci che ha lanciato l’ennesimo appello ai genovesi: «Non date loro da mangiare», ha detto a margine di un appuntamento al Galata Museo del Mare. Il foraggiamento è punito a Genova con sanzioni dai 250 ai 500 euro.
