Così afferma il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei e arcivescovo di Bologna, in occasione dell’omelia della Messa al Meeting di Cl a Rimini: «La gloria di Dio è così diversa da quella degli uomini spesso un po’ penosa, artefatta, traditrice dell’umanità stessa».
Poi continua: «La gloria degli uomini scappa sempre, qualche volta pensi di acciuffarla ma poi riscappa di nuovo». «Nell’antropologia digitale – afferma – si nutre di followers, cura l’apparenza spesso con grandi e vani sacrifici. La gloria di Dio è così umana, ma proprio umana, tanto che si rivela nella fragilità non nella forza: è per tutti non per qualche influencer impresario di sé stesso».