Il primo focolaio è stato individuato all’hotel Politeama, che è stato costretto a chiudere temporaneamente e a trasferire i clienti in altre strutture ricettive. Il batterio che si annida nell’acqua, e che può causare gravi problemi all’apparato respiratorio fino alla polmonite, è stato poi scoperto in un edificio di via Principe di Belmonte. Si è provveduto allo sgombero dell’intero palazzo per evitare che l’infezione possa diffondersi velocemente. Altri casi sono stati segnalati in diversi quartieri della città, come ad esempio nelle piscine del centro.
Il livello d’allerta si è dunque alzato: l’Azienda sanitaria provinciale sta controllando attentamente la situazione, mentre chi si occupa della distribuzione idrica ha tenuto a precisare che “non è direttamente coinvolta nella gestione di questi casi, che riguardano esclusivamente impianti privati a valle dei contatori e per i quali per altro non ha ricevuto ad ora alcuna segnalazione”. I batteri di legionella si annidano nelle cisterne degli immobili, nella condensa degli impianti di aria condizionata e nelle tubature.