La comunità ebraica non l’ha mandata a dire. Al Senato una vittima del nazi-fascismo che lascia lo scranno ad un fan dichiarato di Mussolini.
«Standing ovation dell’aula di Palazzo Madama per Liliana Segre, chiamata a presiedere la prima riunione del nuovo Senato che ha poi eletto a maggioranza Ignazio Benito Maria La Russa alla seconda carica dello Stato. Un passaggio simbolico e – scrive Pagine Ebraiche, notiziario quotidiano edito dall’Ucei – a detta di vari osservatori inquietante tra una donna perseguitata in gioventù dal nazifascismo e una figura politica cresciuta negli ambienti dell’estrema destra neofascista e che con quel passato non sembra aver fatto troppo bene i conti».
«Molteplici gli episodi, anche recenti, a dimostrarlo – prosegue Pagine Ebraiche nel notiziario di oggi -. Tra gli altri un suo attacco di qualche settimana fa alla senatrice a vita che, in un messaggio affidato a Pagine Ebraiche, aveva chiesto a Giorgia Meloni di rimuovere la fiamma dal simbolo di Fratelli d’Italia».
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