Poggioreale, portava droga e cellulari in carcere in cambio di soldi: arrestato il garante dei detenuti
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Poggioreale, portava droga e cellulari in carcere in cambio di soldi: arrestato il garante dei detenuti

Nel carcere di Poggioreale, le indagini hanno evidenziato l'esistenza di un dilagante fenomeno di spaccio di sostanze stupefacenti (hashish e cocaina), del valore economico di diverse migliaia di euro, all’interno dell’istituto penitenziario.

Poggioreale, portava droga e cellulari in carcere in cambio di soldi: arrestato il garante dei detenuti
Il garante dei detenuti, Pietro Ioia.
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18 Ottobre 2022 - 11.45


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Poggioreale, il garante dei detenuti, insieme ad altre sette persone, è stato arrestato per aver portato droga e cellulari in carcere. Gli arrestati dovranno rispondere, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata all’accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di detenuti, traffico e detenzione illeciti di sostanze stupefacenti e corruzione. Sei persone sono finite in carcere e due ai domiciliari.

L’indagine, svolta dal giugno 2021 al gennaio 2022, ha consentito di delineare l’esistenza di un’associazione per delinquere, radicata nel capoluogo partenopeo, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti e specificamente, l’introduzione illegale di telefoni cellulari e sostanze stupefacenti all’interno della Casa Circondariale di Napoli–Poggioreale.

Pietro Ioia, il garante dei detenuti del Comune di Napoli arrestato, è stato videoregistrato durante le indagini dei carabinieri di Castello di Cisterna, documentando il passaggio dei cellulari e della droga (hashish e cocaina) dalle sue mania quelle dei detenuti che a loro volta li smerciavano in carcere.

Per ogni consegna, Ioia incassava dai 100 ai 200 euro e il passaggio avveniva durante i colloqui. Soldi che, secondo i pm della Dda napoletana, non intascava solo Ioia ma tutta l’organizzazione. Complessivamente sono una decina le consegne documentate in questo modo dagli investigatori. Oltre a Pietro Ioia 63 anni, per il quale il giudice ha disposto la misura cautelare del carcere, sono finiti in arresto, tra carcere e domiciliari, Massimiliano Murolo, 42 anni; Sonia Guillari, 47 anni; Nicola Donzelli, 36 anni; Maria Maresca Cardamone, 32 anni; Antonio De Maria, 34 anni; Vincenzo Castello, 38 anni.

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