Gubbio, finisce male una cena di pesce: scene di panico, dissenteria e vomito. Ecco la verità del ristoratore...
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Gubbio, finisce male una cena di pesce: scene di panico, dissenteria e vomito. Ecco la verità del ristoratore...

Domenica 16 ottobre, i membri di una società di pesca sportiva di Gubbio si sono riuniti in un ristorante del centro per consumare dei tonni che avevano pescato.

Gubbio, finisce male una cena di pesce: scene di panico, dissenteria e vomito. Ecco la verità del ristoratore...
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21 Ottobre 2022 - 14.35


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A Gubbio è finita malissimo una cena di pesce organizzata per circa 40 persone. Domenica 16 ottobre, i membri di una società di pesca sportiva di Gubbio si sono riuniti in un ristorante del centro per consumare dei tonni che avevano pescato.

Subito dopo la fine del pasto, alcuni dei presenti hanno accusato forti dolori addominali e nausee, fino a scene apocalittiche di dissenterie collettive e vomito.

I presenti hanno chiamato i soccorsi e sul luogo sono arrivate due ambulanze, con diversi commensali trasportati in ospedale in codice verde. Sui social la storia gira ormai da giorni, con alcuni audio WhatsApp e alcune foto che documentavano l’accaduto. Il dubbio che si tratti di una fake news serpeggia da giorni, ci sono diverse incongruenze e – soprattutto – nessuno ha rilanciato la notizia nelle ore successive al presunto evento.

Il ristoratore in questione, contattato da Il Giornale, ha provato a fare chiarezza sulla vicenda.

“Avevamo permesso ai componenti della società di pesca – ha affermato –di pranzare nel nostro ristorante. Il pesce crudo lo hanno portato loro da fuori e, da quanto ne so, lo hanno fatto sfilettare in un altro locale. Quindi noi abbiamo solo ospitato le oltre cento persone. Potrebbe bastare questo per giustificarmi, ma vorrei smentire ciò che sta circolando sui social. Si tratta di chiacchiere che vengono alimentate da voci di popolo”.

 “Corrisponde a verità – ha continuato – che il giorno del pranzo sia intervenuto, presso il ristorante, personale medico del 118, tuttavia, tale intervento si è reso necessario per problemi personali di salute che hanno afflitto due avventori, ma che nulla hanno a che vedere, in alcun modo, con la qualità e/o tipologia del cibo somministrato nel nostro locale, con la preparazione dello stesso o con i metodi di cottura utilizzati, come a qualcuno piacerebbe far credere. Pertanto, poiché quel che ha avuto inizio come un semplice sparlare si sta protraendo nel tempo e soprattutto, considerato che la divulgazione di notizie false e diffamatorie sta arrecando un danno all’immagine del ristorante, anche ben oltre i confini della città, invito chiunque a cessare simili comportamenti, altrimenti sarò costretto ad adire alle vie legali”.

“Si è voluto creare un caso che non esiste – ha concluso il ristoratore – pubblicando perfino immagini scabrose false, poiché le persone immortalate non sono nel mio locale”.

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