“Porre fine alla violenza contro le donne, riconoscerne la capacità di autodeterminazione sono questioni che interpellano la libertà di tutti”. Così Sergio Mattarella in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Denunciare “è un atto che richiede coraggio. Un’azione efficace per sradicare la violenza contro le donne deve basarsi sulla diffusione della prevenzione delle cause strutturali del fenomeno e su una cultura del rispetto che investa sulle generazioni più giovani, attraverso l’educazione all’eguaglianza, al rispetto reciproco, al rifiuto di ogni forma di sopraffazione”.
Centoquattro donne sono state uccise dall’inizio dell’anno in Italia, fino al 20 novembre 2022. Da Guglielmina, soffocata dal marito il 6 gennaio, a Vera, accoltellata a morte dall’ex soltanto quattro giorni fa. Questo su un totale di 273 omicidi commessi in Italia. Dove si muore di più è proprio in famiglia. Sono 88 i femminicidi avvenuti in ambito affettivo o familiare. Di questi, 52 hanno visto come carnefice il partner o l’ex. I numeri sono quelli del report diffuso dal Viminale.