Il duplice omicidio di Racalmuto, in cui hanno perso la vita due coniugi, ha già un colpevole. E’ stato infatti fermato il figlio della coppia, Salvatore Sedita di 34 anni. Avrebbe detto, e ripetuto, che quelli non erano i suoi veri genitori, di «vedere fantasmi» e di «fare uso di droga», «di crack» in particolare.
Così si è giustificato, dopo una notte di interrogatori l’accusato. Sentito nella caserma dei carabinieri di Racalmuto, il 34enne ha ammesso di avere assassinato la coppia. Il pm Gloria Andreoli e l’aggiunto Salvatore Vella, che stanno coordinando l’inchiesta, hanno dunque disposto il fermo di indiziato di delitto per pericolo di fuga. L’uomo, già nel pomeriggio di ieri, quando è stato raggiunto telefonicamente dalla sorella che aveva appena trovato i cadaveri, avrebbe subito ammesso le sue responsabilità. Bloccato mentre girovagava a piedi per le vie del centro di Racalmuto, ma il luogo del delitto (l’appartamento degli alloggi popolari di viale Rosario Livatino) è ad un chilometro circa di distanza, è stato portato in caserma dove già veniva sentita la sorella.
l pm Gloria Andreoli e il procuratore aggiunto di Agrigento Salvatore Vella hanno firmato, nella notte, il fermo di indiziato di delitto di Salvatore Sedita, 34 anni, di Racalmuto per il duplice omicidio dei genitori. Giuseppe Sedita, 66 anni, e Rosa Sardo, 62, sono stati trovati ieri pomeriggio in un lago di sangue nell’appartamento di una delle palazzine di alloggi popolari di via Rosario Livatino, assassinata con una mannaia da macellaio. È stata una delle figlie a trovare i corpi dei genitori. Anche la donna è stata lungamente ascoltata nella notte dai carabinieri in caserma.