Beccaria, tutti gli evasi sono tornati in carcere: gli ultimi due erano da un conoscente
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Beccaria, tutti gli evasi sono tornati in carcere: gli ultimi due erano da un conoscente

I giovani, tutti tra i 17 e 18 anni, erano riusciti ad aprire un varco nella recinzione approfittando di alcuni lavori. Gli ultimi due erano insieme in un appartamento di un conoscente in provincia di Monza Brianza.

Beccaria, tutti gli evasi sono tornati in carcere: gli ultimi due erano da un conoscente
Carcere minorile Beccaria
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29 Dicembre 2022 - 15.31


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Anche gli ultimi due ragazzi evasi dall’istituto minorile Beccaria la notte di Natale sono tornati in carcere. I giovani, tutti tra i 17 e 18 anni, erano riusciti ad aprire un varco nella recinzione approfittando di alcuni lavori. Gli ultimi due erano insieme in un appartamento di un conoscente in provincia di Monza Brianza. A trovare il 18enne e il 17enne, compagni di cella nell’istituto di via dei Calchi Taeggi, sono stati gli agenti del nucleo investigativo regionale della Polizia Penitenziaria

Il quinto evaso si è presentato mercoledì presso la Questura di Milano, dove è stato arrestato dai poliziotti della Squadra Mobile. L’autorità giudiziaria ha disposto il giudizio per direttissima. E’ il più grande dei sette evasi: ha 19 anni, è residente in provincia di Como ed è accusato di maltrattamenti in famiglia, che già in passato era scappato da alcune comunità. E’ stato l’europarlamentare del Pd e candidato alle Regionali lombarde del centrosinistra, Pierfrancesco Majorino, a convincerlo a costituirsi.

“Auspichiamo – ha commentato il segretario generale della UilPa Polizia penitenziaria Gennarino De Fazio – che adesso non cali il sipario sull’attenzione della politica rispetto ai problemi dei penitenziari, che restano intatti”.

“Al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, diciamo che non servono tavoli, ma che necessitano soluzioni concrete. Riforme, organizzazione, organici, equipaggiamenti, strutture e infrastrutture. Il Guardasigilli ci convochi, noi siamo pronti a fare la nostra parte con idee e proposte concrete fondate sulla conoscenza di chi opera da sempre nella prima linea delle trincee penitenziarie”.

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