E’ morto tra le braccia della mamma il piccolo di tre giorni, mentre lei lo allattava sfinita dal travaglio di 17 ore da cui era da poco uscita. “Era sfinita – racconta il padre del neonato a Il Messaggero – ma le hanno subito portato il piccolo per l’allattamento. Ma lei non si reggeva in piedi”. Per questo, la procura ha aperto un fascicolo per omicidio colposo.
La moglie, a cui si erano rotte le acque alle 4 della notte, ha trascorso 17 ore di travaglio prima di partorire. “Hanno anche preteso che gli cambiasse il pannolino da sola. Ma lei non si reggeva in piedi”, ribadisce ancora una volta. La donna avrebbe chiesto di portare il neonato al nido per poter riposare qualche ora, ma non le sarebbe stato concesso. “Molte donne sono lasciate sole nei reparti anche a causa delle restrizioni anti-Covid. I protocolli andrebbero rivisti”, chiede l’uomo.
La polizia ha sequestrato le cartelle cliniche. Il personale in servizio è stato identificato. Ora gli investigatori dovranno capire perché il neonato sia rimasto accanto alla madre senza che nessuno se ne accorgesse.
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