Migranti, al largo di Lampedusa è stato soccorso un barcone proveniente dalla Tunisia, con 42 persone a bordo. Altre otto persone sarebbero morte di fame e di freddo, 5 uomini e 3 donne di cui una incinta. I migranti hanno raccontato ai mediatori culturali di essere partiti da Sfax, in Tunisia, alle ore 3 di sabato scorso con l’imbarcazione di 6 metri dopo essere stati per mesi rinchiusi in una safe house di Mahdia.
Le salme di chi non è riuscito ad arrivare vivo a Lampedusa sono state portate, dopo lo sbarco al molo Favarolo, nella piccola camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana dove dovranno essere sottoposte ad ispezione cadaverica.
C’è anche una neonato morto assiderato e poi gettato in acqua dalla madre e mai più ritrovato tra i morti dell’ultima tragedia del mare a Lampedusa. A raccontarlo sono stati i superstiti, che hanno parlato con gli investigatori della Squadra mobile di Agrigento.
Il neonato risulta disperso, mentre la madre è morta subito dopo ed è stata trovata sul barchino con gli altri sette cadaveri. Dopo che la donna ha gettato in mare il figlio morto assiderato, un uomo si è tuffato in acqua per recuperarlo ma è stato inghiottito dalle onde. Sono, dunque, due i dispersi, al momento, oltre agli otto cadaveri.