Un corriere sudamericano, morto dopo lo scoppio di alcuni ovuli di cocaina che aveva ingerito, è stato fatto a pezzi da quattro connazionali per recuperare la droga. E’ successo a La Spezia. I quattro sono stati arrestati, dopo una lunga indagine, con l’accusa di importazione, detenzione e spaccio di ingenti quantitativi di cocaina e di vilipendio e occultamento di cadavere. L’inchiesta è stata aperta dopo il ritrovamento dei resti del cadavere nel bosco di monte Parodi, alle spalle della città ligure, a febbraio dello scorso anno.
Le operazioni si sono svolte tra le province de La Spezia e di Massa Carrara. I provvedimenti di custodia cautelare sono stati emessi dall’autorità giudiziaria a seguito di un’attività investigativa coordinata dalla Procura e condotta congiuntamente dalla squadra mobile della Questura e dal nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri.
Nell’operazione sono impiegate oltre 60 tra poliziotti e carabinieri. Le indagini erano partite dal ritrovamento di un teschio e altri resti umani da parte di un escursionista. Venne scoperto che erano i resti di un corriere morto a causa dello scoppio di alcuni ovuli di cocaina che aveva ingerito. Il gruppo per recuperare l’altra droga che l’uomo aveva in corpo aveva smembrato il cadavere.