Sul caso del naufragio di Cutro, il governo Meloni è al centro di una nuova bufera. Tutte le salme delle persone morte nel disastro, infatti, saranno trasferite al cimitero musulmano di Bologna. La decisione è stata presa dal ministero degli Interni e ha colto di sorpresa le famiglie, che avevano già pensato a una class action e che hanno inscenato una protesta con un sit-in davanti al palazzetto dello sport dove è stata allestita la camera ardente.
I parenti chiedono di attendere qualche giorno per avere la possibilità di avviare le pratiche per il trasferimento nei Paesi di origine. Il comune, che ha raccolto le loro istanze, aveva già deliberato delle somme per i costi del trasferimento prelevandole dal Fondo migranti che poi sarebbe stato rimborsato dal Viminale.
Intanto gli investigatori hanno accertato che tra le vittime c’è anche uno dei presunti scafisti del caicco carico di circa 180 migranti naufragato a un centinaio di metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro. L’uomo, un 30enne di nazionalità turca, è stato identificato grazie alle dichiarazioni dei superstiti ed individuato tra le vittime del naufragio grazie al riconoscimento degli stessi naufraghi.
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