Matteo Messina Denaro è stato aiutato durante la latitanza da due persone, che sono state arrestate. Le indagini sulla rete di complici che ha protetto il boss hanno portato infatti in carcere, per favoreggiamento e procurata inosservanza di pena aggravati dal metodo mafioso, Emanuele Bonafede, nipote del boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, e la moglie Lorena Ninfa Lanceri.
il gip di Palermo, Alfredo Montalto, nel provvedimento per l’arresto dei due scrive: «I coniugi, contrariamente a quanto dagli stessi dichiarato alla polizia giudiziaria nelle fasi precedenti, avevano stretto un intenso rapporto personale con Matteo Messina Denaro in epoche certamente risalenti a un periodo anteriore al gennaio 2017, epoca in cui il Messina Denaro era stato scelto dalla coppia per fare da padrino’ di cresima per loro figlio Giuseppe e aveva elargito il denaro necessario per acquistare al ragazzo un orologio di rilevante valore».