Alessandro Leon Asoli ha confessato di aver ucciso il patrigno Loreno Grimandi e di aver tentato di assassinare la madre Monica Marchioni, il 15 aprile 2021, con un piatto di penne al salmone avvelenate con nitrito di sodio. La confessione è avvenuta durante l’udienza del processo di appello.
Il giovane non aveva ammesso le proprie responsabilità e, in questa occasione, ha anche chiesto scusa dichiarando di aver maturato la decisione di confessare in un percorso psicologico in carcere.
Secondo l’accusa Alessandro Leon Asol avrebbe ucciso il patrigno, Loreno Grimandi di 56 anni, e tentato di uccidere la madre, Monica Marchioni, per questioni di soldi: voleva intascare l’eredità. Subito dopo la confessione, l’imputato è scoppiato a piangere e chiesto di essere riportato in cella.
In primo grado Alessandro Leon Asol era stato condannato a 30 anni. Per l’appello, la Procura aveva chiesto la pena dell’ergastolo. “Voglio dire la verità, mi dispiace parlare solo ora. Non l’ho fatto prima perché avevo paura, voglio assumermi le mie responsabilità e chiedere scusa alle persone a cui ho fatto del male. Sono stato io ad aver fatto quello di cui mi accusano. Spero che mia madre possa perdonarmi e di poter avere una seconda possibilità”.