Caso Orlandi, il legale della famiglia risponde ad Avvenire: "Nessuno condizioni le indagini"
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Caso Orlandi, il legale della famiglia risponde ad Avvenire: "Nessuno condizioni le indagini"

Laura Sgrò, legale di Pietro Orlandi: «Il signor Orlandi non ha inteso formulare accuse nei confronti di alcuna persona, ha chiesto solo che la ricerca della verità non abbia condizionamenti».

Caso Orlandi, il legale della famiglia risponde ad Avvenire: "Nessuno condizioni le indagini"
Pietro Orlandi e Laura Sgrò
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14 Aprile 2023 - 12.26


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La polemica innescata dall’editoriale di Avvenire su Pietro Orlandi, ricevuto in Vaticano dal Promotore di Giustizia Alessandro Diddi per il caso del rapimento della sorella Emanuela, non deve influenzare le indagini. Laura Sgrò, avvocata di Pietro Orlandi, ha voluto puntualizzare alcune cose.

«Il signor Orlandi non ha inteso formulare accuse nei confronti di alcuna persona, lo ha ribadito al Promotore, lo ha anche scritto in una memoria che ha depositato durante la sua deposizione. Egli ha chiesto solo che la ricerca della verità non abbia condizionamenti. Spiace che alcune persone abbiano estrapolato qualche frase manipolando il quadro complessivo delle sue dichiarazioni. Spiace, altrettanto, che, tra coloro che lo accusano a mezzo stampa di ledere la memoria di chi non c’è più, vi sia anche chi, contattato negli anni dal signor Orlandi, si sia sempre sottratto a un confronto autentico e sincero con lui». 

«In relazione ad alcuni articoli di stampa dei giorni scorsi, in nome e per conto di Pietro Orlandi, intendo precisare quanto segue: il signor Orlandi ha accolto con sentimenti positivi la volontà del Santo Padre di avere dato al Promotore di Giustizia, Alessandro Diddi, massima libertà di azione per indagare ad ampio raggio, senza condizionamenti di sorta e con il fermo invito a non tacere nulla sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. Con questo animo, il mio assistito si è recato all’incontro con il Promotore di Giustizia l’11 aprile scorso».

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«Pietro Orlandi ha ritenuto, accogliendo l’invito del Santo Padre di volere fare piena luce sulla vicenda, di condividere con gli inquirenti tutte le informazioni in suo possesso. Tutte, nessuna esclusa. In quest’ottica ha messo a disposizione del Promotore di Giustizia quanto di sua conoscenza, anche i fatti più scomodi, appresi nel corso degli anni, lasciando ovviamente agli inquirenti le valutazioni e gli approfondimenti necessari per verificarne la fondatezza».

«Il signor Orlandi – sottolinea quindi – non ha inteso formulare accuse nei confronti di alcuna persona, lo ha ribadito al Promotore, lo ha anche scritto in una memoria che ha depositato durante la sua deposizione. Egli ha chiesto solo che la ricerca della verità non abbia condizionamenti».

«Spiace – prosegue – che alcune persone abbiano estrapolato qualche frase manipolando il quadro complessivo delle sue dichiarazioni. Spiace, altrettanto, che, tra coloro che lo accusano a mezzo stampa di ledere la memoria di chi non c’è più, vi sia anche chi, contattato negli anni numerose volte dal signor Orlandi, si sia sempre sottratto a un confronto autentico e sincero con lui».

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«La ricerca della verità – conclude Sgrò – è un atto di coraggio e il Santo Padre ha manifestato di volere percorrere con forza questa strada. L’augurio è che questo atto straordinario, ma doveroso, non appartenga solo a Sua Santità». 

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