Parole importantissime: il vicepresidente dei Vescovi italiani, monsignor Francesco Savino, riflette: «Ha ragione il Papa quando dice che i giovani non sono il futuro ma sono l’adesso. Io condivido questa protesta, che mi sembra mite e civile e dice agli adulti e agli adulti che hanno responsabilità politiche, `Vi rendete conto che noi non ce la facciamo´. Pagare una stanza 700-800 euro al mese pensate a che cosa significa. Spesso lo stipendio di un papà e di una mamma viene girato al proprio figlio che studia fuori. Anche questo è un segno di civiltà o di civiltà mancata, di una democrazia matura».
Il vicepresidente della Cei riflette sulla protesta dei giovani contro il caro-affitti: «Si gioca veramente il futuro della democrazia vera e autentica. Che cosa è la democrazia se questi diritti vengono negati? Diceva Aldo Moro che equilibrio e democrazia si basa sul rapporto tra diritti e doveri: quando c’è uno squilibrio tra diritti e doveri la democrazia è immatura, segna grosse contraddizioni ed è paradossale. Io credo che dobbiamo tutti educarci ad un equilibrio tra i diritti che non vanno negati».
La protesta dei giovani sarà oggetto di riflessione anche in seno alla Chiesa italiana? «A maggio – dice mons. Savino – avremo una importante assemblea; non potremo non lasciarci interrogare. Noi vogliamo ascoltare bisogni, esigenze, desideri a partire dai giovani che sono l’adesso della nostra democrazia».