Transgender picchiata da quattro agente con manganellate e spray: Sala condanna
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Transgender picchiata da quattro agente con manganellate e spray: Sala condanna

Le immagini sono state riprese a Milano in zona Porta Romana, nei pressi dell'Università Luigi Bocconi, e mostrano una donna transgender brasiliana di 41 anni che picchiata senza motivo ed è vittima di violenza.

Transgender picchiata da quattro agente con manganellate e spray: Sala condanna
Quattro agenti della polizia municipale di Milano picchiano una transgender
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24 Maggio 2023 - 18.55


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Il clima da manganello libero che si respira con la destra reazionaria al potere: un video che documenta un brutale pestaggio da parte delle forze dell’ordine è diventato virale nelle ultime ore, suscitando indignazione e sconcerto. Le immagini sono state riprese in zona Porta Romana, nei pressi dell’Università Luigi Bocconi, e mostrano una donna transgender brasiliana di 41 anni che picchiata senza motivo ed è vittima di violenza.

Il video, di crudezza impressionante, è stato girato dall’alto e lascia pochi dubbi sulla ferocia dell’aggressione. La donna è seduta sul marciapiede e non oppone alcuna resistenza, alzando addirittura le mani in segno di resa. Attorno a lei si trovano diversi agenti della polizia locale, armati di taser e manganelli, che le urlano contro prima di colpirla ripetutamente. Si possono contare manganellate in testa e sul fianco, scariche elettriche del taser e persino un calcio sul ginocchio. Le grida allarmate di chi sta filmando la scena si fanno sentire in sottofondo, contestando l’uso eccessivo di forza da parte della polizia.

Secondo le prime ricostruzioni fornite dal sindacato di polizia Siulp, la donna sarebbe stata fermata inizialmente in un’altra parte della città, nella zona del Parco Trotter. Secondo la versione fornita dagli agenti, la vittima avrebbe importunato i passanti vicino a una scuola, gridando di essere affetta da HIV. Dopo essere stata caricata su un’auto di servizio, durante il tragitto avrebbe tentato di fuggire.

Alcune testimonianze suggeriscono che la donna abbia simulato un malore per poi approfittarne e scappare. Altre ricostruzioni, invece, indicano che la vittima avrebbe dato in escandescenze durante il viaggio in auto, costringendo gli agenti a fermarsi, e sarebbe quindi riuscita a fuggire. Tuttavia, la fuga è durata solo pochi metri, finendo proprio nel punto in cui inizia il girato diventato virale.

L’indignazione scaturita da questo episodio ha sollevato interrogativi riguardo agli abusi di potere perpetrati dalle forze dell’ordine contro stranieri e persone transgender, un tema spesso trascurato in Italia. L’uso spropositato di violenza da parte degli agenti, così come mostrato nel video, sembra distante dai principi e dagli standard di un paese democratico.

Le autorità competenti hanno il compito di fare luce su questo grave episodio e di adottare le necessarie misure affinché situazioni del genere non si ripetano. L’attenzione sul tema degli abusi di potere delle forze dell’ordine è cruciale per garantire la tutela dei diritti e della dignità di tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro provenienza o identità di genere.

Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha definito l’episodio grave e ha chiesto una relazione alla polizia locale prima di ipotizzare provvedimenti disciplinari.

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