Alfredo Cospito è tornato a parlare, durante l’udienza per il processo d’appello bis sulla sua partecipazione alla presunta organizzazione terroristica Fai-Fri. L’anarchico, detenuto in regime di 41bis, ha attaccato il governo Meloni.
«La mia vicenda è stata usata come una clava dal governo per colpire la cosiddetta opposizione». È uno dei passaggi della lunga dichiarazione spontanea resa oggi a Torino da Alfredo Cospito, l’anarchico detenuto in regime di 41 bis, alla ripresa del processo d’appello bis per le azioni della presunta organizzazione terroristica Fai-Fri.
Cospito è intervenuto in videocollegamento dal carcere di Sassari. Il processo è dedicato al ricalcolo della pena per uno solo dei numerosi episodi contestati: l’attentato, commesso il 2 giugno 2006, alla scuola Allievi carabinieri di Fossano, in provincia di Cuneo.