Valditara contro la promozione degli studenti di Rovigo, la preside: "Rivaluteremo"
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Valditara contro la promozione degli studenti di Rovigo, la preside: "Rivaluteremo"

Valditara interviene sulla questione degli studenti promossi con 9 in condotta dopo aver sparato dei pallini di gomma contro una prof. "Ha parlato il ministro, rivaluteremo la situazione".

Valditara contro la promozione degli studenti di Rovigo, la preside: "Rivaluteremo"
Giuseppe Valditara
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27 Giugno 2023 - 15.49


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Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara è entrato a gamba tesa sulla questione degli studenti della scuola di Rovigo, promossi con 9 in condotta dopo aver sparato dei pallini di gomma contro una prof. 

“Visti gli esiti della relazione degli ispettori e considerata la non corretta applicazione del Dpr 122/2009 e del regolamento di istituto – aveva scritto il ministro -, ho avvertito l’esigenza di invitare la dirigente scolastica a riconvocare il consiglio di classe, al fine di riconsiderare in autotutela le decisioni prese”.

“Ha parlato il ministro – ha detto Isabella Sgarbi, la dirigente dell’istituto coinvolto nel caso, il “Viola Marchesini” di Rovigo -, ora riconvocheremo il Consiglio di classe per riflettere e rivalutare la situazione”. 

Intervenendo al Congresso nazionale Confsal, Valditara ha anche annunciato che “lo Stato si costituirà parte civile negli episodi gravi di aggressione a docenti” e ha spiegato: “Dobbiamo lavorare per ridare autorevolezza ai docenti, per ridare dignità al mondo della scuola. E’ un passaggio fondamentale per la nostra società. Senza rimettere al centro del nostro sviluppo la scuola, noi non abbiamo futuro. Dobbiamo essere consapevoli che l’insegnamento è il lavoro più bello del mondo perché dà un futuro ai nostri giovani. Da qui l’impegno sul contratto con 100 milioni in più per alzare gli stipendi. Ridare dignità vuol dire estendere l’assicurazione contro gli infortuni a un milione e 200mila lavoratori che erano discriminati”. 

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Dopo che l’Avvocatura dello Stato “è stata messa a servizio dei professori aggrediti”, ha spiegato ancora il ministro, “è arrivata già una decina di richieste”. Valditara chiarisce: “Ridare dignità ai docenti significa anche proteggerli. E’ assolutamente ingiusto che chi è stato aggredito debba pagarsi le spese legali e lo Stato deve essere accanto a chi è aggredito. Di qui la decisione, per i casi gravi, di costituirsi con lo Stato che chiede un risarcimento. Faccio riferimento in particolare agli adulti, in tanti casi sono genitori, questo significa che si è rotta l’alleanza per la scuola che è invece interessi di tutti che ci sia. Alcuni casi gravi non devono farci condizionare, comunque la famiglia e i ragazzi italiani hanno gli anticorpi per rispondere in modo positivo. La stragrande maggioranza dei nostri ragazzi vogliono un futuro di gioia e realizzazione, sfatiamo alcuni pregiudizi e ricordiamo che rispettare il docente è anche usare responsabilmente il cellulare”. 

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