Violentata dopo essere stata stordita con la droga dello stupro: 2 arresti
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Violentata dopo essere stata stordita con la droga dello stupro: 2 arresti

A Monza e a Cuneo, due uomini di 50 anni sono stati arrestati dalla polizia con l'accusa di violenza sessuale aggravata e violenza sessuale di gruppo nei confronti di una donna di 29 anni.

Violentata dopo essere stata stordita con la droga dello stupro: 2 arresti
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22 Luglio 2023 - 11.07


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A Monza e a Cuneo, due uomini di 50 anni sono stati arrestati dalla polizia con l’accusa di violenza sessuale aggravata e violenza sessuale di gruppo nei confronti di una donna di 29 anni.

Gli eventi risalgono a circa dieci mesi fa, quando, secondo le indagini svolte dalla Squadra mobile di Monza, durante una cena con uno dei due uomini, un amico di lunga data della famiglia, la vittima sarebbe stata drogata con una miscela di sostanze versate nel suo bicchiere. Successivamente, si è ritrovata stordita e svestita presso la casa dell’uomo. La donna ha denunciato di essere stata violentata sia dal padrone dell’abitazione che dal vicino di casa. Gli esami tossicologici hanno confermato la presenza di sostanze psicotrope nel sangue della vittima, tra cui la temuta “droga dello stupro”.

I due uomini di 50 anni, originari dell’Albania, sono stati arrestati in seguito a un mandato di custodia cautelare emesso dal giudice del tribunale di Monza: uno di loro è stato posto ai domiciliari, mentre l’altro è stato rinchiuso in carcere. Dalle indagini è emerso che la vittima si era fidata dell’amico di famiglia, con cui aveva un rapporto di lunga data, accettando l’invito a cenare in un ristorante. Poco dopo la cena, la 29enne, cittadina italiana, ha iniziato a sentirsi male, manifestando euforia e periodi di amnesia, per poi ritrovarsi nella casa dell’uomo, dove l’attende anche il vicino di casa.

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A partire da quel momento, i ricordi della donna si interrompono e riprendono solo quando, nella notte, si è svegliata nel letto, nuda e confusa. A questo punto, si è rivestita, è tornata a casa e successivamente si è recata alla clinica Mangiagalli di Milano. È stata la struttura sanitaria stessa a trasmettere i risultati degli esami alle autorità giudiziarie. Secondo quanto rivelato dalla polizia, i due arrestati hanno tentato invano di corrompere la vittima, offrendole denaro in cambio del ritiro della denuncia.

È importante sottolineare che si tratta di accuse gravi e che la giustizia dovrà seguire il suo corso per garantire un processo equo e imparziale. La violenza sessuale è un reato intollerabile e la società deve continuare a lottare contro ogni forma di abuso, fornendo il supporto necessario alle vittime e punendo rigorosamente gli autori di tali crimini.

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