"Pirati"nel Mediterraneo: rubano i motori delle barche cariche di disperati
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"Pirati"nel Mediterraneo: rubano i motori delle barche cariche di disperati

A fine dello scorso mese di aprile una bambina di 4 anni cadde in mare e annegò perché durante la navigazione la loro imbarcazione fu abbordata da un peschereccio tunisino che tentò di rubare loro il motore

"Pirati"nel Mediterraneo: rubano i motori delle barche cariche di disperati
Migranti e naufragi
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26 Luglio 2023 - 09.04


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 “A fine dello scorso mese di aprile una bambina di 4 anni cadde in mare e annegò perché durante la navigazione la loro imbarcazione fu abbordata da un peschereccio tunisino che tentò di rubare loro il motore. La prima volta che i migranti hanno parlato di furto fu lo scorso 26 marzo. Allora un natante di 7 metri, con a bordo 42 persone, venne trovato alla deriva e senza motore. Tutti o quasi, i migranti riferirono di un peschereccio tunisino che li aveva abbordati, alcune persone dell’equipaggio, avevano rubato il motore. 

A raccontare quel che accade nel Mediterraneo – pochi ne hanno parlato – è “AgrigentoNotizie”. 

  Non viene escluso che fatti del genere possano essersi verificati anche in altre occasioni, anche con esiti tragici.  Un fatto è certo, sono sempre di più, quasi la metà di quelli che giornalmente vengono soccorsi, i barchini trovati senza motore. I migranti che sbarcano a Lampedusa raccontano d’averlo perso durante la traversata, incidente che può veramente verificarsi, ma raramente. Sempre più spesso i soccorritori si trovano a dare aiuto a uomini, donne e bambini su “carrette” fatte di metallo mal saldato, alla deriva, prive di motore. Casi in allarmante crescita.    

Leggi anche:  Immigrazione, integrazione e diritti umani: 25 anni di sfide e prospettive tra Italia ed Europa

 Barchini che sono oggetto di furti e razzie ad opera dell’equipaggio di pescherecci tunisini. E’ accaduto in acque Sar maltesi domenica sera, provocando il naufragio della barca: 37 le persone superstiti, 16 ricoverate perché in stato di ipotermia o ustionati, 5 i dispersi, tra loro un bambino. Recuperata senza vita una trentacinquenne ivoriana. Come detto, non è la prima volta che accade: a fine aprile la bambina di 4 anni caduta in mare e annegata perché la loro imbarcazione abbordata da un peschereccio che tentò di rubare loro il motore. 

La prima denuncia, dunque, risale a fine marzo: una barca di 7 metri, con 42 persone a bordo, trovata alla deriva e senza motore. In quella occasione,  migranti raccontarono di un peschereccio tunisino che li aveva abbordati per rubare loro il motore. Quella dei disastri in  mare lungo la rotta che dal nord Africa porta in Sicilia è una ipotesi investigativa che si sta facendo sempre più largo. 

Ci lavora la Procura di Agrigento attualmente retta da Salvatore Vella. Sostanzialmente ci sarebbero dei “pirati” che rubano alle barche dei disperati per rivendere ai trafficanti i motori sottratti alle barche, incuranti del destino del carico umano. I pirati entrerebbero in azione quando sulle barche ci sono gambiani, ivoriani, guineani, senegalesi, sudanesi e burkinabé. 

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