Cedendo alla sua voglia di celebrare la vittoria dello scudetto, è stato tradito. Mostrarsi al balcone con la sciarpa dai colori bianco-azzurri ha portato all’arresto di un latitante che aveva eluso le autorità italiane per ben 11 anni.
Neanche il fatto di trovarsi a Corfù gli ha permesso di godersi liberamente la sua passione per il Calcio Napoli. Così, Vincenzo La Porta, 60 anni, precedentemente incluso nella lista degli 100 ricercati più pericolosi d’Italia, un membro di spicco del potente clan Contini, è stato fotografato e ripreso in video durante le celebrazioni per la terza vittoria del Napoli come campione d’Italia.
Ora, dopo essere stato estradato dalla Grecia, dovrà scontare una condanna di 14 anni e 4 mesi di carcere. Questo individuo, noto come “colletto bianco”, è stato rintracciato dopo oltre un decennio grazie a un’attività di sorveglianza online, che ha monitorato i suoi movimenti sui social media e le sue attività finanziarie. Sono state impiegate sia indagini tradizionali che tecniche per localizzarlo.
Nonostante indossasse un cappello da baseball e tenesse una sciarpa azzurra in mano, i Carabinieri lo hanno identificato in una foto scattata di fronte a un ristorante. Dopo un’accurata serie di verifiche e appostamenti, condotti con la collaborazione delle forze di polizia greche, i Carabinieri lo hanno fermato mentre si trovava in sella al suo scooter per strada.
La Porta è stato condannato in contumacia come capo di una organizzazione dedita alla sistematica evasione fiscale, alla frode fiscale e a truffe in danno di fornitori esteri. Era riuscito nel corso degli anni ad accaparrarsi considerevoli fette di mercato grazie a forniture imponenti ottenute con garanzie sostanzialmente inesistenti, prestate da nullatenenti o da società fittizie, che, dopo essere state utilizzate, venivano lasciate fallire.