Il parroco vuole benedire i fucili per l'apertura della caccia: scoppia il putiferio e la diocesi blocca tutto
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Il parroco vuole benedire i fucili per l'apertura della caccia: scoppia il putiferio e la diocesi blocca tutto

Don Alessio Biagion è il parroco di Avaglio, frazione del comune di Marliana, in provincia di Pistoia voleva benedire i fucili dopo la messa. Poi la marcia indietro dopo il no del vescovo

Il parroco vuole benedire i fucili per l'apertura della caccia: scoppia il putiferio e la diocesi blocca tutto
don Alessio Biagioni della parrocchia di San Michele Arcangelo di Avaglio
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31 Agosto 2023 - 09.18


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Benedire i fucili, anche se dei cacciatori? Il parroco l’ha fatta grossa e infatti si è scatenato il putiferio con conseguente `Apertura anno venatorio 2023/2024, benedizione dei fucili al termine della Santa messa delle ore 9 in piazza della chiesa´.

Così si legge su una locandina affissa nei giorni scorsi ad Avaglio, frazione del comune di Marliana, in provincia di Pistoia, con riferimento alla funzione di domenica 3 settembre nella chiesa di San Michele Arcangelo. Un manifesto autoprodotto che ha suscitato scalpore e polemiche sui social, non affievoliti dopo il «chiarimento» e le scuse di don Alessio Biagioni, nominato poco meno di un anno fa ad Avaglio, con un lungo post sulla pagina Facebook della sua parrocchia. Dopo una «attenta valutazione», ha fatto poi sapere la diocesi, è stato deciso che ci sarà la benedizione solo delle persone.

Don Alessio oggi su Facebook ha scritto: «Sono rimasto stupito e molto dispiaciuto dalle reazioni, talvolta anche espresse con parole violente, suscitate dall’iniziativa della benedizione in occasione dell’inizio della stagione venatoria. Mi scuso se l’espressione di benedire i fucili possa essere stata tale da venire equivocata come una qualche `santificazione di uno strumento di morte´ da parte della Chiesa. L’iniziativa in realtà voleva essere un momento di preghiera con cui incominciare una attività sportiva a cui sono affezionati molti parrocchiani e tante persone che frequentano il nostro territorio». Una benedizione, ha specificato, «per chiedere la protezione del Signore là dove la perizia e la prudenza umane non possono da sole garantire la sicurezza, non certo per una questione di superstizione o di `santificazione´ di armi. Mi dispiace che la questione sia stata interpretata come una deviazione dalla cura del creato o peggio dal rispetto della vita umana che la Chiesa ha sempre difeso senza sconti». In una nota diffusa dalla diocesi, il sacerdote aveva anche dichiarato: «Benedire i fucili è stata senza alcun dubbio una sintesi errata che in alcun modo vuol santificare uno strumento di morte».

Parole che però non hanno fermato le critiche sulla pagina social della parrocchia. «La chiesa che dovrebbe proteggere tutte le creature di questa terra, benedice i fucili di chi uccide animali innocenti», ha scritto un utente.

«Che una chiesa benedica i fucili pare un ossimoro» ha osservato un altro contestando anche la definizione di caccia come sport. Decine e decine i commenti, e toni anche accesi che, si spiega dalla diocesi di Pistoia, hanno portato don Alessio a informare le forze dell’ordine affinché venga monitorata la situazione. 

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