Tragedia a Mestre: autobus precipita dal cavalcavia, 21 morti e 15 feriti
Un autobus elettrico di linea della Actv, la società di trasporto pubblico di Venezia, è precipitato dal cavalcavia della Vempa, a Mestre, davanti Venezia, martedì 3 ottobre 2023, intorno alle 20. L’incidente è avvenuto in via Elettricità, una strada a scorrimento veloce che collega Mestre con Venezia. L’autista del mezzo, un 40enne italiano, è probabile che abbia avuto un malore che ha provocato l’incidente.
L’autobus, un modello Iveco Crossway, era diretto a Venezia e a bordo c’erano circa 30 persone. Secondo le prime ricostruzioni, l’autobus avrebbe perso il controllo per cause ancora da accertare e sarebbe precipitato dal cavalcavia, da un’altezza di circa 15 metri.
Il bilancio
L’incidente ha provocato la morte di 21 persone, tra cui il conducente dell’autobus. I feriti sono 15, di cui 4 in gravi condizioni.
Pullman era stato noleggiato da un campeggio per gli ospiti
Il pullman precipitato non svolgeva servizio di linea – come appreso in un primo tempo – ma era un mezzo Ncc, noleggiato per i proprio ospiti da un campeggio di Marghera. E’ un pullman della società “La Linea”, che normalmente effettua il collegamento tra il campeggio e Venezia.
Dichiarazioni del sindaco Brugnaro
Il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, ha espresso la sua vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti. “È una tragedia immane”, ha detto Brugnaro. “Non ci sono parole per esprimere il dolore di questa sera”.
I vigili del fuoco
I vigili del fuoco hanno lavorato per diverse ore per estrarre le vittime dalle lamiere dell’autobus. “È stato un intervento molto difficile”, ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Venezia, Marco Tulio Ferrari. “Le lamiere erano contorte e c’era il rischio di crolli”.
Telefonata di Mattarella
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha telefonato al sindaco di Venezia per esprimere il suo cordoglio per la tragedia. “È un momento di grande dolore per la città di Venezia”, ha detto Mattarella. “Esprimo la mia vicinanza alle famiglie delle vittime e dei feriti”.