In seguito all’incidente in cui un bus turistico è precipitato da un cavalcavia a Mestre, oltre alle 21 vittime ci sono 15 persone ricoverate in vari ospedali del Veneto. Attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto 15 pazienti coinvolti nell’incidente del pullman a Mestre. 10 di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive), 4 nei reparti di chirurgia, 1 in pediatria. A comunicare il bollettino una nota della Regione Veneto.
Nel dettaglio si tratta di: 12 pazienti adulti (7 donne, 5 uomini); 3 pazienti minori (2 bambine, 1 bambino). In condizion i critiche 10 pazienti (9 adulti, 1 minore) ancora in Terapia intensiva. I sopravvissuti alla strage del cavalcavia sono di varie nazionalità: ci sono 6 ucraini, 5 tedeschi, un francese (1), 2 spagnoli e un croato.
I feriti si trovano in diverse strutture della Regione: presso l’ospedale di Mestre i ricoverati sono 5 pazienti, tre di nazionalità ucraina (F di 43 anni, F di 40 anni, M di 39 anni), 2 di nazionalità tedesca (M di 28 anni, F di 27 anni). Un paziente è in condizioni critiche, due in condizioni discrete e due in decorso regolare.
Nell’ospedale di Dolo si trova 1 paziente di nazionalità francese (F di 21 anni), le cui condizioni sono migliorate.E ancora, nell’ospedale di Mirano è ricoverato 1 paziente di nazionalità croata (M di 24 anni), le cui condizioni sono migliorate, tanto che verrà dimesso oggi dalla terapia intensiva. Nel nosocomio di Treviso sono ricoverati 5 pazienti, di cui tre di nazionalità tedesca (due minori, F di 4 anni e M di 13 anni) e un adulto M di 33 anni; uno spagnolo (M di 50 anni), un’ucraina (F di 33 anni).
Per tre pazienti il decorso è regolare, uno è migliorato mentre uno resta in condizioni critiche. Infine nell’ospedale di Padova si trovano ricoverati 3 pazienti (F), due di nazionalità ucraina: una donna di 29 anni e una bambina di 4 e una donna spagnola di 52 anni. Tutte e tre le pazienti sono in condizioni critiche. Sono state identificate le pazienti che ieri erano ancora senza un nome – conclude la nota – Si tratta di due donne: una di nazionalità tedesca; una di nazionalità ucraina.
