Un uomo italo-americano è accusato di aver violentato la figlia per 12 anni, da quando la donna era minorenne. Fuggito negli Usa, le autorità Italiane non riescono però ad ottenere dai colleghi americani l’estradizione.Anche un’altra figlia lo ha denunciato per lo stesso reato. L’uomo ha vissuto a lungo in un piccolo paesino della provincia di Gorizia, e proprio da lì è partita l’inchiesta con l’accusa di violenza sessuale aggravata.
Secondo le indagini, l’accusato avrebbe abusato della figlia sin da quando la bimba aveva sei anni; i fatti sarebbero avvenuti, appunto, tra il paesino del goriziano e gli Stati Uniti, fino al 2015. Fino a oggi le autorità giudiziarie statunitensi non hanno concesso l’estradizione nonostante i magistrati di Gorizia si siano appellati al Trattato tra i due Paesi “sulla mutua assistenza giuridica nelle questioni penali”, chiedendo la massima collaborazione.
L’uomo sarebbe tornato negli Stati Uniti quando avrebbe capito di essere coinvolto nell’inchiesta giudiziaria, prima a New York mentre ora si trova a Palestine nello stato del Texas.