Strage di Mestre, Brugnaro spiega perché non era stato possibile cambiare il guardrail
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Strage di Mestre, Brugnaro spiega perché non era stato possibile cambiare il guardrail

Serviva un progetto unitario, che è stato approvato l'anno scorso, per cui abbiamo stanziato oltre sei milioni di euro anche di fondi Pnrr e i cui cantieri sono già in corso.

Strage di Mestre, Brugnaro spiega perché non era stato possibile cambiare il guardrail
Il patriarca di Venezia e il sindaco Brugnaro
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6 Ottobre 2023 - 10.56


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L’impatto emotivo è ancora forte: «Certe immagini – dice al «Corriere della Sera» il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro – non riesco a togliermi dagli occhi, penso che non le dimenticherò mai». Ma già respinge le prime polemiche sulla manutenzione del cavalcavia: «Abbiamo fatto quello che la legge ci consentiva di fare. La verità è che quel ponte non doveva passare al Comune perché di fatto è uno svincolo autostradale».

Brugnaro non vuole fare polemiche: «Ci sono dei morti, altre persone sono negli ospedali in fin di vita, attendiamo che i periti facciano le verifiche necessarie, non voglio entrare in diatribe tecniche, anche se leggo commenti di tutti i tipi». Si discute molto del guardrail e di quei due metri di buco: «Il cavalcavia è un’infrastruttura degli anni Sessanta passata al Comune una quindicina di anni fa. Noi abbiamo fatto le manutenzioni che la legge ci consentiva di fare. Se mi chiedete perché non abbiamo pensato di cambiare il guardrail rispondo che non potevamo farlo. Serviva un progetto unitario, che è stato approvato l’anno scorso, per cui abbiamo stanziato oltre sei milioni di euro anche di fondi Pnrr e i cui cantieri sono già in corso. L’iter è stato avviato nel 2016 con i primi rilievi. Per sostituire la barriera di protezione bisogna intervenire anche sulla piattaforma stradale e sui pilastri, insomma su tutta la struttura».

Il ponte è comunque omologato: «Certo che lo è, per la legge era in regola. Il problema semmai è un altro: non doveva essere in capo al Comune. Non a caso era gestito dall’Anas che l’ha ceduto alle amministrazioni precedenti. Io non lo avrei mai accettato senza un finanziamento per poterlo adeguare». Il sindaco si è fatto un’idea su cosa potrebbe essere successo: «Non sono un tecnico ma mi sono immaginato che la causa possa essere stata un malore dell’autista: un ragazzo rispettabile, aveva cominciato il turno da poco, l’autobus era nuovo. Ma aspettiamo – conclude Brugnaro – tutti gli accertamenti della magistratura».

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