Caso Apostolico, Magi a Piantedosi: "Che fine fanno i filmati delle forze dell'ordine?"
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Caso Apostolico, Magi a Piantedosi: "Che fine fanno i filmati delle forze dell'ordine?"

Il segretario di Più Europa Riccardo Magi.ha presentato in Commissione Affari Costituzionali una interrogazione al Ministro dell'Interno Piantedosi

Caso Apostolico, Magi a Piantedosi: "Che fine fanno i filmati delle forze dell'ordine?"
Il segretario di +Europa Riccardo Magi
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11 Ottobre 2023 - 11.52


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Una campagna mediatica e politica vergognosa come se screditare il magistrato significasse aver ragione nei ricorsi.

«Il video diffuso dal Ministro Salvini della giudice Apostolico solleva il tema più generale delle riprese fatte da Forze dell’Ordine in servizio di ordine pubblico, eventualmente con dispositivi personali, durante manifestazioni, e l’ipotesi che le stesse siano diffuse in chat, è questione strettamente collegata al delicato rapporto tra sicurezza e tutela dei diritti e delle libertà individuali, tra cui vi è certamente compreso il diritto alla riservatezza.

Per questo ho presentato in Commissione Affari Costituzionali una interrogazione al Ministro dell’Interno Piantedosi per sapere cosa prevedano nel dettaglio le policy delle Forze dell’Ordine, e quali siano le direttive del Ministero in materia di riservatezza dei dati relativi a soggetti presenti a manifestazioni, in operazioni di ordine pubblico, con particolare riferimento alle previsioni relative alle finalità, ai termini di conservazioni dei contenuti, alle modalità e all’obbligo di cancellazione, anche in caso di mancanza di utilità in relazione alle finalità». Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

«Inoltre, dal Ministro vorremmo sapere quali policy ci sono in merito all’utilizzo di dispositivi personali quali smartphone da parte degli agenti, anche al fine di garantire che i dati non entrino nelle disponibilità di terzi e per scongiurare l’ipotesi di formazione di archivi non ufficiali di dati non menzionati negli atti, o di utilizzo degli stessi in software e sistemi di intelligenza artificiale che violerebbero la normativa in materia di diritto alla privacy, arrecando gravi lesioni ai diritti individuali costituzionalmente protetti», conclude Magi.

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