Femminicidio a Cerreto d’Esi, un comune situato nella provincia di Ancona: intorno alle 3 del mattino. Una donna di 53 anni, di nome Concetta Marruocco, è stata brutalmente uccisa a coltellate da un uomo di 55 anni, il suo ex marito Franco Panariello.
Nel momento in cui l’omicidio è avvenuto, c’era anche una figlia minorenne della coppia presente in casa. L’uomo ha chiesto la giovane di chiamare immediatamente i carabinieri. Quando le forze dell’ordine sono giunte sul luogo, Panariello ha indicato loro il luogo in cui aveva gettato l’arma del delitto, un coltello da cucina macchiato di sangue. Il 55enne è stato quindi arrestato con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato.
La coppia era separata da un periodo significativo, e Franco Panariello era già coinvolto in un processo legale riguardante accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
L’ha colpita con circa 15 coltellate
Venerdì sera il 55enne sarebbe andato al pronto soccorso per un malore. Dopo essere stato dimesso, è tornato prima a casa, e poi si è diretto verso l’abitazione della ex moglie per un chiarimento. Sarebbe entrato con un mazzo di chiavi rimasto in suo possesso, intorno alle 3 di mattina, e avrebbe aggredito la 53enne. Prima ci sarebbe stata una discussione, poi l’avrebbe colpita più volte con un coltello, sferrandole circa 15 fendenti, svegliando la figlia che dormiva in un’altra stanza. Si valuta anche la premeditazione, perché avrebbe portato con sé il coltello.
20 anni di maltrattamenti
Panariello è sotto processo ad Ancona per maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Offese continue, scatti d’ira, botte, mobili fatti a pezzi, atteggiamenti violenti anche contro la figlia minorenne: questo il quadro emerso a settembre, durante un’udienza in cui è stata ascoltata Concetta Marruocco, parte civile nel processo insieme alla figlia, che ha ricostruito 20 anni di maltrattamenti nei confronti suoi e dei tre figli.
“Peggior difetto è essere brave persone”
“Una cosa che ho sempre odiato è quella di essere usato/usata… prendono il tuo buonismo come scusa per approfittarsene. Ma arriva il momento in cui ti stanchi. Ti stanchi di esserci per chi per te non c’è mai… Ti stanchi di sopportare tutte per quieto vivere”. Franco Panariello aveva condiviso queste frasi, prese da un altro profilo Facebook, all’inizio di settembre. E in post più recente scriveva che “la sincerità richiede coraggio. E i coraggiosi sono una razza quasi estinta”. In un altro ricordava: “A volte il nostro peggior difetto è essere brave persone”.
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