Non un impiego tranquillo né burocratico quello di Monica Sansoni, «Garante dell’infanzia e dell’adolescenza» del Lazio. La quale ha dovuto prendere nota di due minacce nel giro di due settimane.
Il primo motivo di preoccupazione (e di paura: perché no?) risale allo scorso 22 settembre quando è stato infranto il vetro dell’auto. Secondo gli investigatori l’episodio sarebbe da collegare ad un’inchiesta della «Garante» su una associazione di pedofili che raccoglie e scambia foto.
Secondo atto, nella notte fra mercoledì e giovedì di una settimana fa, a Latina la fiancata dell’auto della Sansoni è stata danneggiata con un corpo contundente. L’utilitaria era parcheggiata nei pressi della sua abitazione nel capoluogo pontino, in una zona lontano dal centro: i responsabili, che sono andati a colpo sicuro e sapevano quale macchina prendere di mira, hanno usato un cacciavite e danneggiato tutta la fiancata laterale.
I due episodi – in base ai primi riscontri – sarebbero strettamente collegati. Dopo la scoperta è stata presentata una denuncia al Comando provinciale dei carabinieri di Latina che stanno svolgendo gli accertamenti, coordinati dalla Procura di Latina che aveva già aperto un’inchiesta dopo l’intimidazione precedente.
Costituzione invece di parte civile per la «Garante», nel procedimento penale in corso nei confronti di una persona di Tivoli accusata di violenza sessuale aggravata e continuata, perpetrata contro due minori
L’udienza si è tenuta il 9 novembre nel tribunale cittadino. I minori erano stati affidati a costui dai genitori interessati anche dalla frequentazione dei figli di un campo-scuola dell’“educatore”. Che avrebbe quindi abusato della sua qualità e profittato anche della condizione di inferiorità fisica e psichica dei minori. L’evento ha destato non poco allarme sociale ed è stato ampiamente divulgato.
Monica Sansoni, «Garante dell’Infanzia ed adolescenza», è in carica dal 6 settembre 2021 nella Regione Lazio. L’ente che presiede è una istituzione pubblica indipendente e di garanzia della Pisana, regolamentata dalla legge regionale numero 38 del 2002.
A supporto, giocano la Convenzione sui diritti del fanciullo del 20 novembre 1989, resa esecutiva con legge 27 maggio 1991, n. 176 (Ratifica ed esecuzione della convenzione sui diritti del fanciullo, fatta a New York il 20 novembre 1989) e, soprattutto, della Costituzione, che all’art. 31, c. 2 recita: «La Repubblica protegge la maternità, l’infanzia e la gioventù.
Con l’istituzione del garante dell’infanzia e dell’adolescenza, il Lazio ha inteso assicurare «la piena attuazione dei diritti riconosciuti alle persone minori di età (art. 1 della legge regionale, ndr), favorendo gli istituti necessari a tale scopo».