Un lungo interrogatorio, quello a cui è stato sottoposto Filippo Turetta nel carcere di Montorio, a Verona. Oltre due ore durante i quali il 22enne avrebbe confermato di aver ucciso Giulia Cecchettin. All’interno del carcere, però, è scattata la protesta di alcuni detenuti, che sarebbero infastiditi dall’eccessiva attenzione data a Filippo Turetta, a scapito degli altri ospiti.
Le accuse si concentrano sul trattamento riservato a Turetta, ricoverato nel reparto di “psichiatria sperimentale”, e al quale sono stati anche consegnati due libri.
L’associazione “Sbarre di Zucchero” ha raccolto le testimonianze di alcuni parenti dei detenuti. La vicepresidente Micaela Tosato ha detto al Gazzettino che “i ragazzi dentro sono seguiti meno del solito perché, come ha detto un brigadiere al mio compagno, adesso bisogna pensare al nuovo arrivato vip. Che schifo, sono sempre più schifata”.
Argomenti: femminicidio