Filippo Turetta, drammatico incontro con i genitori nel carcere di Verona
Top

Filippo Turetta, drammatico incontro con i genitori nel carcere di Verona

Filippo Turetta aveva chiesto di poter incontrare i genitori ma loro inizialmente non se l'erano sentita

Filippo Turetta, drammatico incontro con i genitori nel carcere di Verona
Il cacere di Verona
Preroll

globalist Modifica articolo

3 Dicembre 2023 - 15.03


ATF

Un incontro drammatico. I  genitori di Filippo Turetta, reo confesso per l’omicidio di Giulia Cecchettin, si sono recati nel carcere Montorio di Verona per incontrare il figlio.

La visita – la prima dopo il delitto – è durata circa un’ora. Il giovane ha abbracciato il padre e la madre ringraziandoli per essere andati a trovarlo. Più volte aveva chiesto di poterli vedere ma i due qualche giorno fa avevano rinunciato al colloquio. Il 21enne è reduce dall’interrogatorio fiume, nel quale a proposito del delitto della ragazza ha dichiarato: “Mi è scattato qualcosa in testa, la volevo solo per me”.

L’incontro

 “Una stanza ‘protetta’, un incontro di un’ora, un abbraccio” il primo dopo tre settimane, dopo aver ucciso a coltellate l’ex fidanzata. Filippo Turetta aveva chiesto subito, varcando la porta d’ingresso del carcere di Verona, di incontrare mamma Elisabetta e papà Nicola. Mercoledì scorso i genitori non erano riusciti ad avvicinarsi alla soglia, troppo difficile guardare negli occhi chi ha confessato di aver ucciso Giulia Cecchettin

Leggi anche:  Il mistero dei servizi segreti sull'omicidio di Simonetta Cesaroni: il gip chiede nuove indagini

Oggi, intorno alle ore 12, invece, lontano dalle decine di giornalisti e telecamere che giorni fa presidiavano a lungo la casa circondariale “hanno abbracciato Filippo. Abbiamo fatto in modo di tutelare la loro privacy, come si fa con ogni famiglia”. E la fonte racconta di “un abbraccio. Forse ci sono state anche delle lacrime, ma rispetto il dolore altrui di fronte al quale non ci si ferma a guardare. Posso solo dire che alla fine Filippo era sollevato, ha saputo di non essere stato abbandonato, di non essere solo”. 

La vita all’interno del carcere per Turetta è come quella degli altri detenuti, procede lenta, anonima. È dietro a queste sbarre che Filippo compirà 22 anni tra pochi giorni, il 18 dicembre, ed è qui che probabilmente terminerà gli studi in Ingegneria biomedica, la laurea che Giulia non ha mai potuto festeggiare.

Native

Articoli correlati