Quando è stato fermato dai carabinieri Alfredo Zenucchi «si stava dirigendo verso Villafranca in Lunigiana per andare a suicidarsi, aveva individuato un rettilineo per prendere velocità e andare a schiantarsi con l’auto.
L’intento suicida suo e della moglie era il motivo del viaggio in Liguria. Inizialmente avevano pensato di farlo con il gas di scarico dell’auto, poi avendo un incidente sempre in auto, alla fine hanno scelto di ferirsi a vicenda con un’arma da taglio: ci avevano già provato il 3 dicembre, senza riuscirci. Poi il 6 ci hanno riprovato: Zenucchi ha ferito mortalmente» Rossella Cominotti, poi ha cercato di togliersi la vita a sua volta, senza riuscirci.
Si tratta di quanto riferisce l’avvocato Alberto Rimmaudo, il difensore di Zenucchi, riportando quanto dichiarato dall’uomo, ora rinchiuso nel carcere di Massa in isolamento «per evitare che possa tentare di togliersi la vita» afferma il legale.
L’avvocato spiega che Zenucchi presenta delle ferite da taglio ai polsi – che si sarebbe fatto tentando il suicidio mercoledì sera – e due al collo: queste ultime gli sarebbero state fatte dalla moglie quando avevano tentato la prima volta di togliersi la vita il 3 dicembre. Nell’interrogatorio a cui l’uomo è stato sottoposto – durato quattro ore – Zenucchi è apparso «lucido», non avrebbe però spiegato i motivi del perchè la coppia voleva farla finita: «Nessun riscontro a motivi economici, l’edicola gestita dai due coniugi non andava bene ma non erano oppressi dai debiti, né a questioni sentimentali, di gelosia» dice l’avvocato. «Il ritratto che emerge – spiega il legale – è di una coppia che viveva in modo molto appartato, come isolata e chiusa in se stessa. Quello che ha riferito è che erano partiti il 28 novembre per la Liguria con l’intento di farla finita e 700-800 euro», raggiungendo poi l’Antica Locanda Luigina a Mattarana nello Spezzino – dove la donna è stata uccisa da Zenucchi – dopo aver fatta tappa a Lerici e a Tellaro «in una sorta di ultimo viaggio insieme».
Lunedì mattina a Massa è fissata l’udienza di convalida del fermo davanti al gip. Il giorno dopo a Spezia la procura affiderà l’incarico per l’autopsia. Uxoricidio La Spezia, lettera con l’idea.