Italiana scomparsa a Malaga: indagini ancora senza esito
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Italiana scomparsa a Malaga: indagini ancora senza esito

Sono trascorse due settimane esatte da quando Roberta Cortesi, bergamasca di 36 anni, ha inviato l'ultimo messaggio via WhatsApp alla mamma Eliana a Osio Sotto

Italiana scomparsa a Malaga: indagini ancora senza esito
Roberta Cortesi
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9 Dicembre 2023 - 00.59


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Sono trascorse due settimane esatte da quando Roberta Cortesi, bergamasca di 36 anni, ha inviato l’ultimo messaggio via WhatsApp alla mamma Eliana a Osio Sotto. Da quel momento della donna, che lavorava come cameriera a Malaga, in Spagna, si è persa ogni traccia. Per questo proseguono le indagini della polizia spagnola, in stretto coordinamento con l’ambasciata italiana a Madrid.

Gli investigatori spagnoli non escludono alcuna pista, mentre i familiari in Italia – la mamma e la sorella Alessandra – si dicono molto preoccupati dalla completa assenza di notizie dalla Spagna e temono che Roberta possa essere rimasta vittima di un delitto.

Finora tutti gli accertamenti non avrebbero portato a nulla di concreto: la donna lavorava in un ristorante di Malaga, il cui titolare aveva ricevuto, 48 ore dopo la scomparsa della cameriera, una chiamata di una donna che si era spacciata per Roberta e che aveva spiegato di aver perso il cellulare e di non potersi più presentare al lavoro. Di contro, il titolare che non la vedeva da sabato, le aveva detto di non presentarsi per l’appunto più, visto le sue assenze ingiustificate a partire da domenica. La chiamata – hanno poi ricostruito i parenti tramite il legale che li assiste, l’avvocato Luca Gambirasio – era arrivata da un altro ristorante di Malaga, a 11 chilometri da quello dove lavorava Roberta. Contattato, il titolare di questo locale ha prima tergiversato, poi ha detto di non sapere nulla della vicenda.

Per i familiari e l’avvocato si sarebbe trattato di un depistaggio. Ma a opera di chi e perché? Roberta Cortesi aveva conosciuto in Andalusia un uomo, con il quale i familiari in Italia sono riusciti a mettersi in contatto ma che è parso confuso, quasi come fosse sotto l’effetto di alcol. Anche la titolare del bed&breskfast dove la donna soggiornava ha riferito di aver sentito qualcuno nella stanza di Roberta 48 ore dopo la sua scomparsa: dalla stanza, senza che la titolare la vedesse, la donna ha detto che sarebbe dovuta partire benché il soggiorno fosse stato pagato fino alla domenica successiva. Per i familiari, anche questo potrebbe essere stato un depistaggio in una vicenda che ha molti punti oscuri. Le autorità locali riferiscono di tenere aperta ogni pista e di non escludere nessuna ipotesi, anche se i familiari temono ormai il peggio e continuano a chiedere che venga fatta chiarezza al più presto. 

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